domenica 12 febbraio 2012

La minestra

Tutte le nonne fanno la stessa minestra. "Ma come la faceva mia nonna!" dicono tutti. Una minestra color arancione, con gli occhietti, cioè quel po' di grassetto che appare in superficie sottoforma di piccoli tondini: gli occhietti, appunto, che sembrano tanti ballerini in movimento occupati a interpretare una coreografia gastronomica. Se la minestra è con il riso, a me non piace. Una calda Domenica d'Agosto, in campagna, la mangiai a forza, poi la sputai nell'orto di dietro. Fu quella la volta che iniziai ad odiare il prezzemolo. Ma mia sorella urlava come una bestia, aveva pochi anni, mio nonno fumava ed io non avevo il cuore per dire a mia nonna che la minestra non mi piaceva proprio. La mangiai e basta. Penso che sia stata l'unica cosa di mia nonna che non abbia mangiato con gusto.

Ingredienti

mezz'etto di pancetta
un ciuffo di prezzemolo
due spicchi di aglio
mezzo rametto di rosamarino
il tutto tritato finemente con la mezzaluna
riso (ma non se la devo mangiare io)
olio
provolone e parmigiano grattugiati

So che molti ricorreranno, se ce l'hanno, al tritatutto. Però c'è una differenza tra il tritatutto e la mezzaluna. L'elettrodomestico ti dà una pappa maciullata, la mezzaluna no.
Preparate un soffritto con il trito.
Al trito aggiungete un po' passata di pomodoro, che diventerà di color arancione con l'aggiunta dell'acqua. Buttate nell'intruglio una patata lessa e schiacciatela nel momento in cui la minestra inzia a bollire, schiacciatela, aggiungete un altro bicchiere d'acqua. Lasciate sul fuoco per altri 5 minuti, il tempo di cottura del riso insomma...che a me non piace.
Spolverate con un 20/80 di parmigiano/provolone. Per coloro ai quali il provolone non piace, parmigiano. Io consiglio di tentare anche con un 100 di provolone, il pizzicore che da il provolone conferirà alla minestra un sapore più intenso.
Non dico di farla tutte le sere, ma qualche volta è bello perdere tempo tra i ricordi di cucina, forse è l'unico tempo perso che non rimpiangerete mai.

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