sabato 11 febbraio 2012

Griscia (amatriciana bianca)

Ingordigia, golosità: parole sciocche, dettate dalla morale corrente punitiva e masochista. Ognuno è libero di fare la sua scelta, anche di morire gonfio di foie gras o stremato dagli amplessi. Disoccultiamo queste due sane, grandi e materialistiche passioni, per troppo tempo tenute nel ghetto della peccaminosità. Riesumiamo quella morale epicurea della gioia, della vita, che fece grande la romanità; riavviciniamoci con partecipazione e con viva e vibrante soddisfazione all'originale flusso dei piaceri d'un tempo. Una volta c'era una nonna, una mamma, un orto. Riprendiamoceli, dipende da noi.

Il sapore di una volta a Grisciano, mezze maniche alla griscia.

Ingredienti

1/2 kg di mezze maniche

2 etti di guanciale di Amatrice
1 etto di pecorino romano grattugiato
20 grammi di parmigiano
pepe q.b.

Nel mentre l'acqua bolle, sgrassate il guanciale tagliato a cubetti in una padella antiaderente. Appena il vedrete ridotti di volume, toglieteli dalla padella e metteteli da parte.
Prendete un cucchiaio di pecorino grattugiato e assieme ad un cucchiaio di acqua di cottura buttateli nella padella dov'è il grasso di risulta.

Scolata la pasta, versatela nella padella e a fuoco vivo mantecate le mezze maniche con il grasso del guanciale, misto ad acqua e pecorino. Aggiungete i pezzetti di guanciale, spolverate con il rimanente pecorino, con del pepe appena macinato e servite.

...piatto grasso, ma grasso è il mio secondo nome. Fuori nevica. Vi voglio bene.

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