L'Eterno si rivela nella piccole dolcezze, in un sorriso, in un bacio, in una canzone, in un pacchero.
Il pacchero: pasta che ho sempre un po' schifato a Napoli, ma che ho imparato ad apprezzare nella Capitale.
L'amatriciana di cozze è un controsenso tangibile. Se è amatriciana, non è di cozze. Ad Amatrice non c'è il mare, tanto meno la miticoltura. Non si è mai sentito di un chiosco "Bed Bed" ad Amatrice, tantomeno di locali simili a "giggino o'vibbrion".
Tuttavia ad Amatrice ci sono fior fiori di pecorini e la cozza, tirata stretta stretta con una passata di sugo rosso, associata al pecorino, produce un complesso di reazioni neuro-muscolari piacevolissime.
Ingredienti
1/2 kg di paccheri
1/2 litro di passata Mutti
1 kg di cozze Spezia o Taranto o Gaeta (sono la stessa varietà), quelle di Anzio a me fanno cacare
prezzemolo
aglio
sale
pepe
un bicchiere di vino bianco secco

Scaldate in una seconda padella l'olio EVO con il fondo delle cozze e con la capocchia di aglio, non bruciate l'aglio, toglietelo appena diventa dorato. Aggiungete la passata, riducetela a fuoco vivissimo per 10 minuti. Aggiungete in seconda battuta le cozze sgusciate, abbassate la fiamma e mentre il pacchero cuoce in acqua salata, continuate la cottura del sugo.
Scolate il pacchero nella padella con le cozze e la passata di pomodoro, spolverate con generose quantità di pecorino romano e mantecate il tutto.
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