Non voglio farmi bello con le penne degli altri. Dico subito che è una vivanda che ho mangiato una sera in un ristorante dell'agro romano.
E' semplicissima.
Dal vostro panettiere comprate della pasta briseé non zuccherata. Procuratevi poi, con mezzi legali o illegali, un paio di tartufi bianchi. Se non avete denaro da investire in tartufi bianchi, possono andare bene anche i tartufi di norcia.
Lavate bene i preziosi tartufi, quindi metteteli in una vaschetta piena di porto per circa un'ora. Dopodichè fate un ovale di pasta briseé e infilateci, uno ad uno, 2 tartufi, con 2 riccioli di burro, sale e pepe.
Infornate. Temperatura moderata: massimo 180 gradi.
Quando la brioche sarà dorata, non vi rimane che servire a tavola, dopo aver assicurato il piatto contro i furti, gli atti vandalici e gli incendi.
In caso di commensale distratto, che non apprezza il valore intrinseco della brioche, portate il discorso sul prezzo. Ricordandogli che ciò che si sta per mangiare vale circa 120€ al kg.
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