Sarò transitato da Torino non so quante volte.
Avrò desiderato andare ad Eataly non so quante volte.
Qualche tempo in USA e ci sono stato 2 volte.
...ironia della sorte.
Assieme ad un tagliere di salumi, pagato un occhio della testa, c'era una salsa mostardosa che in realtà altro non era che una riduzione di lenticchie in salsa di castagne. Io adoro le lenticchie, mi ricordano mia nonna Antonietta, che le cucinava per tutto il nipotame (siamo solo 18 nipoti).
Eureka, ho pensato. Ecco un modo goloso per mangiare i legumi.
Fate ammollare mezzo chilo di lenticchie per una notte. La mattina dopo acquistate dal caldarrostaro più vicino una decina di castagne. Trituratele con la mezzaluna, dopo averle sbucciate, ovviamente.
Intanto mettete al fuoco le lenticchie, facendole bollire con sale, pepe, un cucchiaino d'aceto, un rametto di salvia.
Mentre le lenithicchie si cuociono, preparate un soffritto con olio e pancetta a dadini. Quando i dadini di pancetta sono diventati trasparenti, aggiungete il triturato di castagne, mescolate lentamente con un cucchiaio di salsina di pomodoro, mescolate velocemente buttando dentro la padella anche un rametto di maggiorana.
Quando le lenticchie saranno cotte, unitele al soffritto, aggiungendo del brodo se la zuppa è troppo densa per i vostri gusti (ma più densa è meglio è).
Preparate dei crostini di pane abbrustolito e metteteli sul fondo del piatto prima di rovesciarci all'interno la zuppa gustosa.
L'abbuffone Andrea Brescia di Monopoli da anni tiene affollate riunioni conviviali nelle varie case in cui vive, accogliendovi parenti, compagni di lavoro, amici, allietandoli con le sue estrosità da anfitrione. Questo blog nasce dalla sua passione per i fornelli e dalla sua innata scemenza. Così, alternando un ricordo, una spiritosa ricetta ed il racconto degli episodi ora lieti ed ora malinconici della sua vita, ci ricorda che il mangiar bene è uno dei più squisiti piaceri della vita.
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